Assemblea Sezionale dei Delegati 2019
Da "Il Gazzettino" del 4 marzo 2019 di Francesco Ruffini.
L’assemblea annuale della sezione Ana di Belluno registra un batti e ribatti politico sulla questione del ritorno alla leva obbligatoria in Italia, da sempre sostenuta dall’associazione, ma incassa anche i primi risultati delle promesse fatte in passato.
«Ci eravamo lasciati un anno fa con un mio impegno sul tema del ritorno della leva militare», ha spiegato l’assessore regionale Giampaolo Bottacin dal palco, «oggi, dopo una prima approvazione del progetto di legge da parte del Veneto, arrivata non senza grosse difficoltà, la palla è passata a Roma, restiamo dunque in attesa di ulteriori sviluppi a livello nazionale».
All’intervento di Bottacin hanno fatto seguito quelli degli onorevoli Roger De Menech e Dario Bond: «Il problema è trovare le risorse per sostenere un’operazione di questo tipo», ha spiegato De Menech, che dal 21 giugno scorso fa parte della IV Commissione Difesa, «per ora un risultato che possiamo ottenere in tempi brevi con l’impegno di tutti è l’istituzione di una giornata del ricordo del sacrificio alpino il 26 gennaio, data che ricorda la battaglia di Nikolaevka del 1943».
«Parallelamente stiamo portando avanti una proposta di legge che istituisca dei percorsi formativi di sei mesi da svolgere all’interno di contesti militari», ha aggiunto l’onorevole Bond, «un’esperienza che porti al rilascio di un attestato valido per la crescita e il futuro dei giovani all’interno della comunità. Speriamo di poter discutere questo provvedimento in aula già dal prossimo aprile».
UN ANNO INTENSO
«Guardo con fiducia alla proposta di legge partita dal Veneto», ha spiegato il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, «quando parliamo ai ragazzi percepiscono l’importanza dei nostri valori e ci seguono con interesse, quindi è una mancanza nostra il non saper offrire risposte adeguate ai più giovani. A cento anni dalla sua fondazione l’associazione è viva e vogliamo che le nuove generazioni possano portare avanti i valori di noi Alpini».
Il ritorno della leva ha chiaramente un’importante valenza in termini numerici futuri per tutta l’associazione, compresa la sezione di Belluno che, pur avendo ancora numeri importanti, dalla relazione presentata dal presidente Angelo Dal Borgo, risulta essere calata ancora di 70 unità, arrivando ad avere attivi 6551 iscritti.
Durante la relazione, Dal Borgo ha sottolineato l’impegno e la presenza degli uomini dell’Ana nelle varie fasi che hanno caratterizzato l’attività dell’associazione nel 2018 e, nel ricordare gli Alpini “andati avanti”, il presidente non ha potuto trattenere l’emozione citando Rinaldo De Rocco, ex sindaco di Canale d’Agordo recentemente scomparso, ma ha avuto anche il piacere di annunciare con un sorriso l’entrata del coro “Adunata” di Bribano nella famiglia bellunese dell’Ana.
Per quanto riguarda i raduni è stata espressa soddisfazione per l’evento di Trento e per quello di Vittorio Veneto, invocando un rapido rilancio anche per il raduno sezionale del Col Visentin; una partecipazione che il segretario eletto per l’occasione, il sindaco di Soverzene Gianni Burigo, ha auspicato anche per quanto riguarda i propri colleghi in fascia tricolore: «Mi piacerebbe vedere più sindaci alle adunate e alle manifestazioni organizzate dagli Alpini, visto il supporto che questa realtà dà ogni giorno alle comunità locali».
Sul piano sportivo, infine, tra gli importanti risultati degli atleti alpini, grande risalto è stato dato al 53esimo campionato italiano Ana di slalom gigante, che si svolgerà ad Alleghe il 23-24 marzo prossimi.