53° Pellegrinaggio Adamello 2016.
Il pellegrinaggio 2016 sui monti della “Guerra Bianca” tra le province di Trento e Brescia in alta Valcamonica, confine tra l’Italia e l’Impero austro ungarico durante il primo conflitto mondiale, in questa ultima settimana di agosto ha avuto una massiccia partecipazione di Alpini.
Il comitato organizzatore per questo importante evento nel ricordo del sacrificio dei nostri alpini nel conflitto 1915/1918, hanno organizzato il pellegrinaggio con ben 9 colonne, 6 dal versante Trentino e 3 dal versante Camuno portando oltre 500 alpini sui vari scenari dove si è combattuto la “guerra bianca in Adamello”.
Dai monti della Presanella, dell’ Adamello e del Montozzo / Albiolo le nove colonne per 4 giorni hanno percorso i vari itinerari alpinistici ed escursionistici, raggiungendo il sabato a tarda mattinata la Val Castel a q. 2656 alle pendici del Torrione dell’Albiolo , vetta teatro di sanguinosi scontri tra i due eserciti belligeranti e mai conquistata dal nostro esercito, e qui su questi versanti di questa montagna il 24 agosto del 1915 il Battaglione Val d’Intelvi iniziava l’attacco, con la 245esima compagnia comandata dal capitano Sebregondi sul versante Tonale e occupare quota 2875 in direzione Monte Redival e Testata Val Strino , Contemporaneamente la 50esima compagnia al comando del tenente Attilio Calvi doveva raggiungere quota 2696 del monte Tonale Orientale. L’attacco iniziato alle prime luci dell’ alba incontrò subito una resistenza disperata. Attilio Calvi con i suoi uomini dovettero fermarsi a quota 2770 a metà strada dall’ obbiettivo principale cercando riparo alla meglio tra le rocce, la 245esima compagnia Val d’Intelvi occupò quota 2864, ma non potè avanzare oltre a causa dell’intenso fuoco nemico.
Al tenente Pier Giacinto Paribelli di Chiavenna (So) classe 1880 è dedicato questo 53° pellegrinaggio dell’Adamello, medaglia d’argento al Valor Militare alla memoria, venne colpito mortalmente da una scarica di mitragliatrice mentre alla testa dei suoi uomini tentava di avanzare tra le rocce, il suo corpo venne recuperato quella stessa notte dagli austriaci.
Qualche mese dopo ,tramite la Croce Rossa ,giunse una comunicazione al distaccamento italiano del Montozzo da parte del comando militare austriaco che informava che la salma del eroico tenente Pier Giacinto Paribelli era stata emulata al cimitero militare di Vermiglio con una sepoltura confacente il suo grado .” si aggiungeva che l’ anello con il sigillo comitale sarebbe stato reso ad ostilità ultimate.
Ritornando ai giorni nostri con l’arrivo delle 9 colonne a quota 2656 della Val Castel, del Labaro Nazionale A.N.A. , il presidente Favero , il C.D.N il comandante le truppe Alpine il Generale Bonato, Autorità Civili ed Eclesiastiche , 18 vessilli sezionali, 130 gagliardetti dei gruppi e un migliaio di alpini si è celebrata la santa messa officiata dal vescovo emerito monsignor Bressan della diocesi di Trento.
Il rientro al passo del Tonale per la Val Strino con visita alla città Morta (villaggio austriaco della grande guerra) e forte Strino, giunti al passo del Tonale deposizione e onori ai caduti presso l’ossario, al termine trasferimento a Vermiglio dove è stata deposta la corona e fatti gli onori ai caduti presso il monumento.
Il mattino seguente si sono svolte le celebrazioni ufficiali di commemorazione per questo 53° Pellegrinaggio dell’Adamello “Per Non Dimenticare”, alle 9.30 ammassamento sfilata per le vie della cittadina e sotto una fitta pioggia presso il campo sportivo il saluto delle Autorità e la santa messa al campo, a seguire il rancio Alpino sotto il tendone dell’organizzazione.
Cinque giorni intensi di Pellegrinaggio, escursioni in alta quota su ghiacciai e ferrate con ore di cammino e dislivelli di quota di oltre mille metri al giorno, ora la fatica si fa sentire, ma era il minimo che si potesse fare per ricordare il sacrificio che i nostri padri e nonni hanno fatto per una patri unita e migliore,
viva l’Italia viva gli Alpini
Luigi Rinaldo (gigistrop)
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Preghiera dell' Alpino al -Torrione dell' Albiolo q. 2969