Milano. 13 dicembre 2015.
Alla tradizionale Santa messa in Duomo di Milano per “Non Dimenticare” i caduti alpini in guerra e in pace, il gruppo alpini di Limana non mancano a questo importante appuntamento, ormai divenuto di risonanza nazionale per tutte le sezioni A.N.A. d’Italia, e lo dimostrano i numeri della partecipazione alpina a questo evento, giunto alla suo 58° anno.
Era il 2006 e mi incontrai e conobbi per la prima volta, sul sagrato del Duomo un piccolo gruppo di alpini Bellunesi, erano del gruppo di Limana giunti a Milano per la Santa Messa in ricordo dei caduti in terra russa, voluta dall’ indimenticabile Peppino Prisco per ricordare i suoi commilitoni non più ritornati a “Baita”.
Trascorsi con loro tutta la giornata, dalla funzione religiosa in Duomo alla deposizione della corona al sacrario di Largo Gemelli, per concludere la giornata in un ristorante alla periferia di Milano.
Sono trascorsi ben 10 anni, l’amicizia con gli alpini di Limana si e consolidata e dall’anno successivo al nostro primo incontro ci siamo sempre ritrovati per questo evento, ma da all’ora gli alpini di Limana , ritornano puntualmente a Milano non solo con quel piccolo gruppo, ma con un gruppo molto numeroso, e accompagnati dal sindaco con il gonfalone della città, e ogni anno si uniscono a loro anche piccole rappresentanze di alcuni gruppi Bellunesi, e alcuni consiglieri sezionali con il vessillo della sezione, bisogna darne atto al gruppo di Limana per la sua costanza e partecipazione alla cerimonia in Duomo di Milano per “non dimenticare i caduti”, , grazie alpini di Limana per quello che fate, siete un grande gruppo e onorate la nostra sezione alpina
In questa lunga trasferta in terra Lombarda del sodalizio Bellunese si e consolidata un’amicizia con il gruppo alpini di Corsico, grosso centro nell’interland Milanese, dove dopo le cerimonie ufficiali di commemorazione ai caduti, siamo ospiti presso la loro sede per il rancio alpino e lo scambio degli auguri e doni del Santo Natale ormai alle porte.
La numerosa delegazione di Limana giunta a Milano era guidata dal vice capogruppo Mario Balcon, che copre anche l’incarico di consigliere sezionale, una quarantina di suoi alpini, il consigliere comunale Giorgio Cibien (alpino) con il gonfalone della città, una rappresentanza con i gagliardetti dei gruppi di Sedico, Salce e Tambre, oltre al nostro vessillo di sezione con il consigliere Loris Forcellini.
In piazza del Duomo a reparti schierati (alpini in congedo, picchetto in armi e Fanrfara della “Brigata Taurinense”)si sono fatti gli onori al labaro Nazionale A.N.A., il generale Bonato comandante le truppe alpine e il nostro presidente nazionale Favero hanno passato in rassegna gli alpini e dopo l’alzabandiera si è svolta la santa Messa in Duomo, officiata da S.E. Mons. Gianantonio Borgonovo, Presidente della Veneranda Fabbrica Duomo di Milano e da Don Bruno direttore dell’Alpino.
Grande commozione la recita della Preghiera dell’Alpino da parte del Generale C. A. Luigi Morena classe 1917, ex comandante scuola militare di Aosta e uno dei pochi superstiti del btg. “Piemonte”, che hanno preso parte all’alba del 31 marzo 1944 all’occupazione di tutte le creste di Monte Marrone e poi alla difesa, all’alba del lunedì di Pasqua del 10 aprile 1944 al furioso contrattacco dei Gebirgsjäger della Edelweiss, fu uno dei pochi che ne usci vivo, oltre 800 alpini persero la vita.
Durante la recita le sue pause, la voce provata dai suoi 98 anni hanno toccato i cuori e gli animi di tutti i presenti in un duomo gremito di alpini e fedeli.
AL Termine dopo i discorsi delle autorità e l’ammaina bandiera sul sagrato del Duomo, un lungo corteo attraverso la città ha raggiunto il sacrario ai caduti in Largo Gemelli tra due fitte ali di folla, e qui è stata deposta la corona d’alloro e fatti gli onori ai caduti.
Presenti varie associazioni combattentistiche, i labari decorati al valore militare del Istituto Nastro Azzurro e dell’A.R.M.I.R., i gonfaloni della regione Lombardia e della provincia di Milano e akltri 45 delle città Italiane, oltre 50 vessilli sezionali, 290 gagliardetti e non poteva mancare il nostro Labaro Nazionale con le sue 215 medaglie scortato dal Presidente Nazionale Sebastiano Favero, dal C.D.N. al completo e dal comandante le truppe alpine il Generale di divisione Federico Bonato.
Il pomeriggio come di consueto siamo stati ospiti degli amici alpini di Corsico per il rancio, una giornata intensa cominciata prima dell’alba con la partenza in pullman da Limana e terminata a tarda serata con il rientro dal lungo viaggio stanchi ma felici di aver ricordato i nostri caduti di tutte le guerre. Luigi Rinaldo.
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Preghiera dell'alpino)