Belluno, venerdì 11 agosto 2006. Passaggio di consegne al Settimo Reggimento Alpini. Venerdì 11 agosto, alla caserma Salsa, si è svolta la cerimonia dl cambio del comandante. Dopo tre anni, il colonnello Edoardo Maggian lascia la guida del reparto al colonnello Antonio Maggi. 45 anni, marchigiano, Maggi come ultimo incarico ha ricoperto quello di di ufficiale di collegamento della Nato e del Comando delle potenze alleate in Europa (Shape) a Bruxelles. Al suo attivo anche missioni in Albania, Bosnia, Macedonia e Kosovo. Ma, quando era tenente, alla metà degli anni ’80, per cinque anni è stato anche in provincia, nei ranghi del battaglione “Pieve di Cadore”. Un ritorno alle origini, dunque, alla vigilia di un’altra missione, quella che, dal prossimo ottobre e per cinque mesi, attende gli alpini del settimo a Kabul. Nella capitale afgana, le penne nere bellunesi, che sostituiranno il Secondo reggimento Alpini di Cuneo, saranno impegnate in attività legate al pattugliamento e alla sicurezza, ma anche in quelle Cimic, ovvero inerenti la cooperazione civile-militare.
Durante la cerimonia, alla quale sono intervenute numerose autorità civili e militari (tra le quali il generale Mora, comandante la Brigata Julia), nonché una folta rappresentanza dell'Ana da tutto il Veneto, Maggian, ha ripercorso brevemente i suoi tre anni di comando. “E’ stato un periodo intenso – ha detto l’ufficiale – caratterizzato da attività importanti come la missione in Bosnia, l’operazione Domino (l’attività di sorveglianza a punti sensibili quale aeroporti, snodi di comunicazioni, ecc., attivata sul territorio nazionale all’indomani dell’1 settembre ndr), la collaborazione per le Olimpiadi, il trasferimento di sede da Feltre a Belluno. Ora – ha continuato con la voce rotta dall’emozione Maggian – dopo aver raggiunto l’apice della carriera, tornerò un ufficiale anonimo (sottocapo di Stato maggiore operativo al Comando Truppe Alpine di Bolzano ndr). Al Settimo auguro buon lavoro e buona fortuna. A breve partirà per una missione impegnativa e rischiosa, ma sono convinto che farà bene perché in questo periodo di preparazione tutto il personale ha lavorato molto bene. Il rapporto instaurato con le realtà provinciali, a tutti i livelli - ha detto ancora l'ufficiale vicentino - è stato ottimo. Rapporto cordiale e di collaborazione come, un esempio su tutti, quello con l’Associazione nazionale alpini".
Prima della partenza per Kabul, il reggimento vivrà un’altra importante cerimonia: è quella con la quale, il prossimo 16 settembre, Longarone conferirà al Settimo la cittadinanza onoraria, riconoscimento per l’opera portata dagli alpini appartenenti all’allora Brigata Cadore in occasione del disastro del Vajont.
Ilario Tancon