Milovice 2010
Milovice 5/6/7 Novembre 2010. Il 5 novembre 2010 inizia la lunga trasferta per raggiungere il cimitero militare di Milovice, nelle vicinanze di Praga. Un lungo viaggio in pulman attraversando il Brennero e la Germania e il ritorno per l'Austria e Tarvisio: circa 2000 chilometri, 25 ore di viaggio tra andata e ritorno. Le sezioni ANA di Belluno e Conegliano non dimenticano i 5276 caduti italiani del primo conflitto mondiale sepolti in quel cimitero militare dalle croci di marmo bianche, nella lontana Repubblica Ceca. Da oltre 10 anni le due sezioni organizzano la lunga trasferta: gli artiglieri alpini Angelo Dal Borgo e Lino Chies sono gli artefici di questo pellegrinaggio e sono riusciti a coinvolgere l'ambasciata Italiana di Praga e le autorità della Repubblica Ceca. I nostri militari fatti prigionieri sul Grappa, sulle Dolomiti, sul Carso e internati in quel campo di prigionia Austro/Ungarico morirono di sofferenze e fame: ora riposano con altri migliaia di sventurati di altre nazioni in questo camposanto concesso da alcuni anni dalle autorità della Rep.Ceca all'Italia e ora divenuto territorio italiano. Il giorno 6 novembre si svolge la cerimonia alla presenza delle autorità della Rep. Ceca con il ministro e comandante delle forze armate, un picchetto armato, la fanfara militare, il sindaco di Milovice con i suoi concittadini, rappresentanze religiose cristiane/cattoliche e ortodosse, organizzazioni umanitarie e alcuni reduci della seconda guerra mondiale. Per l'Italia sono presenti l'ambasciatore a Praga (il dott. F. Pigliapoco), l'addetto militare (Col. S.Mariotti) accompagnati da vari funzionari dell'ambasciata con i loro famigliari; le delegazioni alpine giunte dall' Italia sono guidate per Belluno da Angelo Dal Borgo vice pres. vicario e dai consiglieri Renato Bogo e Pier Emilio Parissenti con il vessillo sezionale; l Gonfaloni di Canale d'Agordo, Puos e Farra d'Alpago con i rispettivi sindaci Rinaldo De Rocco, Michele Dal Paos e per Farra il vice sindaco Fulvio Basso. Erano inoltre presenti i rappresentanti dei gruppi di Belluno Città, Tambre, Spert/Cansiglio, Borsoi, Farra e Frassenè Agordino; l' ANA di Conegliano guidata dall'instancabile presidente onorario Lino Chies con il Vessillo sezionale ed il gonfalone della città accompagnato con fascia tricolore da Enzo Perin; i rappresentanti dei gruppi di Ogliano, Collabrigo, San Vendemiano e San Fior. Presente quest'anno con noi anche Sergio Verdino alpino del gruppo di Vado Ligure della sezione di Savona che dopo 92 anni ha pregato e posato un fiore sulla tomba del nonno paterno Giacinto nato a Savona 1882, fante partito con il suo reparto da Albenga e fatto prigioniero a Salvo sull' altipiano di Asiago nel novembre del 1917 internato al campo di Milovice dove mori il 3 aprile 1918 e sepolto al campo 113/8 . Commovente la cerimonia di commemorazione con la posa delle corone (ben nove) ai piedi della stele di marmo rosa con dedica del popolo Ceco alle vittime italiane, accompagnate dalle note del Piave suonate in maniera esemplare dalla fanfara dell'esercito con ritmo adatto ad accompagnare il passo cadenzato dei militari addetti alla posa delle corone. Nessun discorso da parte delle autorità, ma un silenzio irreale che accompagna gli inni nazionali Italiano e della Repubblica Ceca, il nostro Coro Minimo Bellunese intonava a sua volta l'antico inno Boemo "kde domov mui?"(dov'è la mia patria). Al termine della suggestiva e commovente commemorazione visita al piccolo museo allestito in una palazzina adiacente al cimitero e un rinfresco chiudono la manifestazione con le autorità della Repubblica Ceca. La delegazione italiana e tutto il personale dell'ambasciata si reca presso la chiesa di Milovice dove il parroco locale celebra la Santa Messa in suffragio ai caduti accompagnato dalle "cante religiose" del Coro Minimo Bellunese. Con sorpresa alla funzione religiosa hanno partecipato parecchi cittadini di Milovice guidati dalle autorità locali e presenti anche esponenti della chiesa ortodossa: terminata la cerimonia religiosa siamo stati ospiti per il pranzo dalle autorità comunali presso una loro struttura. Nel tardo pomeriggio l'unica nota stonata delle giornata il maltempo che ha condizionato la visita alla città di Praga: cena abbondante presso l'albergo dove eravamo alloggiati e il mattino seguente di buona ora il lungo viaggio di ritorno, questa volta attraversando le belle vallate austriache. Entrati in Italia da Tarvisio dopo un viaggio lungo e faticoso ma pieno di emozioni: è il minimo che si possa fare per i nostri caduti sepolti lontano dalla loro amata terra.
Fotogallery delle tre giornate Rinaldo Luigi (gigistrop)
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