Nel comprensorio del Civetta abbiamo appena concluso il campionato Nazionale di Slalom Gigante; organizzato in maniera impeccabile a detta di tutti i concorrenti: un sentito ringraziamento ai responsabili sezionali e soprattutto a tutte quelle associazioni, gruppi sportivi, amici e volontari che hanno saputo UNIRE i loro sforzi per ottenere questo importante risultato.
La fortuna del bel tempo, due giornate bellissime, e delle piste da favola hanno consentito lo svolgimento delle gare in uno scenario incantevole: peccato solo ci sia sfuggito il primo posto per una manciata di punti.
La Sezione di Belluno è una grande sezione con oltre ottomila soci e proprio per questo non possiamo e non dobbiamo deluderli in nessun campo. Ed ecco allora il mio invito a mettere da parte eventuali contrasti o diversità di opinione, che possono certamente nascere in una famiglia così numerosa, e partiamo con grande entusiasmo e con lo spirito giusto senza mai dimenticare che siamo di certo rappresentanti dei nostri 44 gruppi ma pur sempre uomini.
In marzo ci sono state le elezioni con il rinnovo del 40% della globalità dei componenti sezionali e questo, se da una parte ha portato a qualche mugugno inevitabile per gli esclusi, dall’altra si trova sempre qualcuno che non si accontenta dei cambiamenti fatti: ma quello che maggiormente mi dispiace è che siano state mosse delle critiche al nostro presidente che ritengo persona al di sopra di ogni sospetto per onestà, generosità, disponibilità ed impegno.
Abbiamo perso delle pedine importanti alle quali va tutta la nostra profonda gratitudine per quello che hanno dato in tanti anni di volontariato e credo doveroso, da parte mia e dell’intera sezione, porgere un ringraziamento per il lavoro svolto con tanta passione e competenza.
D’altro canto abbiamo avuto delle riconferme e soprattutto conosciuto i nuovi componenti che sapranno dare il loro meglio perché ci aspettano tre anni di grandi appuntamenti: sono certo che la sezione di Belluno continuerà con questo giusto mix nella sua tradizione nel saper organizzare quanto il folto programma ci prospetta meritandosi la stima e l’ammirazione delle persone che sanno distinguere e vagliare per l’operato e non secondo pregiudizio.